Il paesaggio culturale
Paesaggio culturale è un termine coniato dal geografo tedesco Martin Schwind che, nel suo saggio “Paesaggio culturale come spirito plasmato” (Kulturlandschaft als geformter Geist, 1964), osserva come ogni paesaggio sia la risultante della somma di una serie di strati fondamentali che possono essere così riassunti:
• forme prodotte nel presente
• forme prodotte nel passato ma viventi nel presente
• forme prodotte nel passato ma non più viventi nel presente
• forme prodotte nel passato ma visibili solo nelle loro tracce
Il paesaggio è quindi l’espressione fisica della cultura dell’uomo che vi abita o vi ha abitato, in una relazione diretta tra il modello culturale complessivo di un Paese e il suo riflesso sull’assetto del paesaggio fisico. In altri termni, il paesaggio è natura trasformata in un contesto, filtrata dall’azione e dallo sguardo dell’uomo, artefice delle sue trasformazioni.
Schematicamente si può dire che “paesaggio culturale” e “paesaggio naturale” coesistono e si intrecciano continuamente, articolandosi in numerose componenti che intrattengono continue relazioni le une con le altre. Si riporta nell’immagine sottostante la distribuzione degli elementi del paesaggio culturale nell’area di ampliamento della Riserva MaB.
Il dettaglio delle valenze storico-culturali è presente nella sezione “I nostri comuni”.