Il territorio
Focus su:I Siti di Importanza Comunitaria (SIC)Nell’area sono presenti, in modo totale o parziale, 7 Siti di Importanza Comunitaria (SIC) della Rete Natura 2000 molisana: 1) Bosco di Collemeluccio - Selvapiana - Castiglione - La Cocozza, 2) Bosco di Monte di Mezzo - Monte Miglio - Pennataro - Monte Capraro - Monte Cavallerizzo, 3) Isola della Fonte della Luna, 4) Pesche - Monte Totila, 5) Torrente Tirino (Forra) - Monte Ferrante, 6) Gola di Chiauci, 7) Torrente Verrino, caratterizzati dalla presenza di habitat di interesse comunitario forestali, ma anche arbustivi e prativi. |
L'importanza dei boschiIl ruolo multifunzionale dei boschi, produttivo, protettivo-ambientale, ecologico, paesaggistico, socio-culturale, turistico-ricreativo, negli ultimi anni si sta rivalutando anche in termini economici grazie ai beni e servizi, materiali e immateriali, che può fornire alla società (servizi ecosistemici). La gestione dei cambiamenti del paesaggio, l’importanza strategica nello stoccaggio del carbonio, la ripresa delle utilizzazioni in ambiti territoriali particolari, sono solo alcuni degli aspetti che si sono imposti di recente all’attenzione dell’opinione pubblica, delle autorità competenti e dei servizi tecnici. |
La fauna di interesse comunitario
Indagini svolte negli anni 2012-2013 hanno permesso di aggiornare la check-list delle specie di interesse presenti nell’area ASSO MAB in cui, tra dati di campo e bibliografici, risultano presenti: 48 specie di mammiferi, 112 specie di uccelli, 10 specie di anfibi, 8 specie di rettili, 5 specie ittiche e 9 specie di invertebrati incluse negli allegati alla Direttiva Habitat (per gli invertebrati si sono condotte solo indagini su un numero limitato di gruppi faunistici: Cerambicidi, Crostacei, Odonati). La maggior parte delle specie di Direttiva è legata alla presenza di aree aperte e aree boschive, ciò significa che il mantenimento del mosaico ambientale rappresenta una risorsa indispensabile per la loro conservazione. All’interno di questi macro ambienti si è cercato di individuare le specie che possano funzionare da specie ombrello o indicatrici dell’evoluzione e della conservazione dei sistemi naturali.
Specie ombrello delle aree aperte:
Averla piccola Lanius collurio, Poiana Buteo buteo, Biancone Circaetus gallicus, Lanario Falco biamircus, Pellegrino Falco peregrinus, Nibbio bruno Milvus migrans, Nibbio reale Milvus milvus, Pecchiaiolo Pernis apivorus, Tottavilla Lullula arborea, Calandro Anthus campestris.
Specie ombrello di fiumi e aree umide:
Rovella Rutilus rubilio, Barbo Barbus plebejus, Ululone appenninico Bombina pachypus, Salamandrina dagli occhiali Salamandrina perspicillata.
Specie ombrello in ambito forestale:
Osmoderma eremita, Morimus asper, Cerambix cerdo, Picchio rosso mezzano Dendrocopos medius, Picchio rosso minore Picoides minor, Astore Accipiter gentilis, Sparviere Accipiter nisus.
La flora
Per la registrazione e gestione dei dati sulle specie vegetali presenti nell’area del Consorzio ASSO MAB Alto Molise è stato impostato un database floristico nel quale sono presenti oltre 900 specie e sottospecie (il 30% circa della flora dell’intero Molise), appartenenti a più di 90 famiglie e circa 400 generi. Tra tutte le specie presenti nel database 5 sono esotiche o “aliene”: Veronica persica (Plantaginacea di provenienza asiatica), Robinia pseudoacacia (Fabacea di provenienza nordamericana), Xanthium spinosum (Asteracea di provenienza sudamericana), Ailanthus altissima (Simaroubacea di provenienza asiatica) e Conyza canadensis (Asteracea di provenienza nordamericana).
Specie rare in Molise, presenti nelle praterie, nei pascoli, nelle radure dei boschi:
Eufrasia della Liburnia Euphrasia liburnica, Eufrasia minima Euphrasia minima, Cicerchia semplice Lathyrus nissolia, Giglio rosso Lilium bulbiferum subsp. croceum, Lupinella dei colli Onobrychis arenaria subsp. tommasinii, Ofride gialla Ophrys lutea, Veccia Vicia loiseleurii.
Specie rare in Molise, presenti nei boschi:
Abete bianco Abies alba, Acero di Lobelius Acer cappadocicum subsp. lobelii, Anemone gialla Anemone ranunculoides, Peverina a foglie grandi Cerastiumsylvaticum, Erba Cucco Cucubalus baccifer, Euforbia corallina Euphorbia corallioides, Euforbia bitorzoluta Euphorbia dulcis, Festuca dei boschi Festuca altissima, Erba di S. Giovanni arbustiva Hypericum androsaemum, Falsa ortica mora Lamium galeobdolon subsp. montanum, Giglio martagone Lilium martagon, Uva di Volpe Paris quadrifolia, Ruscolo maggiore Ruscus hypoglossum, Silene a fiori verdastri Silene viridiflora, Corinoli dentato Smyrnium perfoliatum.
I poli di attrazione consolidati
• L’importante sito archeologico del Santuario italico, nel Comune di Pietrabbondante (in località Calcatello), con media annua di oltre 12.000 visitatori:
• L’Osservatorio Astronomico provinciale “Leopoldo Del Re”, nel comune di San Pietro Avellana, con una media annuale delle presenze di visitatori pari a circa 2.400 persone.
• Le Riserve Naturali Orientate di Collemeluccio e Montedimezzo: i due nuclei storici della Riserva MAB contano mediamente 23.000 visitatori annui. I principali fruitori sono le scolaresche (di ogni ordine e grado), ad aprile e maggio, e i visitatori occasionali, soprattutto d’estate. Oltre a essere importanti aree per la conservazione della biodiversità, sono anche luoghi ideali per educare le giovani generazioni al rispetto della natura e all’uso oculato delle risorse del territorio, fungendo da aule all’aperto, nonché siti privilegiati per attivare ricerche scientifiche su flora e fauna, grazie a rapporti di collaborazione con università italiane e straniere. Le due aree sono fruibili grazie a un’ampia rete sentieristica (in particolare, il sentiero Colle San Biagio, a Montedimezzo, garantisce l’accessibilità ai portatori di handicap), lungo la quale periodicamente si organizzano anche gare di orienteering, corsa podistica e mountain bike, ad aree pic-nic e a zone adibite a campeggi su richiesta. Inoltre, a Montedimezzo è presente il Centro visitatori, con sezioni dedicate alla geologia, ai legni e alla fauna, una sala proiezioni, recinti faunistici e voliere che ospitano la fauna selvatica in difficoltà recuperata sul territorio.
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